Virtus in medio stat
cronaca sportiva tratta da antico amanuense tonico
…ovvero “la virtù sta nel mezzo”, come affermavano i filosofi della Scolastica medievale,
rifacendosi peraltro a frasi analoghe dell’antichità classica.
L’equivoco psico/logico però - cioè l’equivoco nella logica di
Stefano alias Psico - sta nell’interpretare tale affermazione alla lettera, ritenendo che la virtù pesistica sia concentrata nel dito medio; la qual cosa ha comportato soverchi problemi e regalato indubbia suspense nella preparazione tonica agli Assoluti di powerlifting, andando ben aldilà dei rischi consueti in cui si può incorrere mostrando tale dito a coloro con cui potremmo non trovarci in sintonia.
Fatto sta che a circa un mese dallo scoccare del 30° Campionato Italiano, il nostro Psico decide di lasciare un’indelebile firma vergata a sangue alla sua preparazione, stabilendo forse un record che faticherà a figurare nel guinness 2012 , ossia il distacco dell’unghia dal dito medio della mano (e conseguente lacerazione con punti di sutura) durante…. un’affondo di squat!
In gara per fortuna lo assiste la dea bendata che, in quanto tale, benda appunto il dito incidentato, consentendo una prestazione a dir poco inattesa – considerando sia l’infortunio, sia alcuni allenamenti persi, sia altri arrangiati per problemi di impugnatura, proprio nel momento clou della preparazione - che gli regala il personale sul totale e sul punteggio Wilks: 425kg. complessivi a meno di 54 chili di peso corporeo.
Lo squat, che Bersek ha giustamente definito ar
dito, affrontato da bendato ma non ban
dito, resta la sua alzata preferita poiché la conosce a mena
dito; cosicché benché parzialmente impe
dito, appare in concentrica piuttosto spe
dito, arrivando a tentare 180kg.a compenso di una bench da lasciare inorri
dito. In tal modo e pur regalando chili di bw agli avversari, agguanta un ottimo quarto posto, che il successivo pr nello stacco manterrà ben custo
dito.
Il giorno seguente la parte del virtuoso la interpreta a dovere
Francesco/Biker, neo master II da soli 2 mesi ed alla sua prima gara da equipped, con attrezzatura peraltro non del tutto performante per ciascuna delle alzate.
Gareggia nella categ. -83kg. e trova l’entrata tranquillizzante a 230kg. di squat, poi ottiene i 150kg. di bench ed infine stabilisce il nuovo record master I e II nel deadlift, con una poderosa alzata di 270kg.
Raggiunge inoltre il 5° posto in classifica generale, con un pregevole 650kg. di totale e, soprattutto, vince l’Assoluto master II dei Campionati Italiani, meritandosi un’inattesa convocazione per gli Europei master in programma a Pilsen.
Forza Franco, che abbiamo ancora chili da aggiungere!
Durante la giornata di sabato ho fatto registrare uno dei rari forfait alle gare FIPL (ero presente venerdì e domenica), per un impegno cui non potevo derogare.
Cosicché ho inviato il prode
Omar/Powermechanic con
DonnaSara per assistere, fasciare e coccolare il noto bradipo
Damiano/Powerchef , alle prese con uno dei suoi consueti e storici arrivi alla moviola per le operazioni di peso.
Lo chef armeggia come abitudine con corpetti accorciati e cambi d’attrezzatura avveniristica in corso d'opera, rischiando un tantino nello squat, dove recupera in terza prova con 245kg., che costituiscono pur sempre il personale. Allo stesso modo ottiene il pr nella bench, dove notoriamente non eccelle, con 150kg. ben eseguiti. Ovviamente il meglio di se lo da nella sua lift preferita, lo stacco da terra: entra comodo, come da tabellina già sperimentata, a 275kg., passa quindi in condizione di relativa freschezza a 290kg. e conclude magistralmente a 300.5kg. - ultimo dell’ultima prova – con un’alzata che rappresenta il nuovo record italiano della categoria -93kg, ottenuti peraltro con uno dei bw più bassi del lotto dei concorrenti di vertice (ca. 88 chili).
Manca di poco i 700kg. totali, stabilendo tuttavia i 4 pr e ottenendo un prezioso quarto posto assoluto.
La domenica, di prammatica, per la nostra organizzazione federale non è il giorno del Signore ma…delle Signore.
Cosicché, come di consueto, si affrontano in pedana le più forti lifters del panorama nazionale (e in qualche caso non solo).
Roberta/Powerlilly, appena diplomatasi arbitro nazionale durante le gare del venerdì, è da rituale senz'altro tesa ma altrettanto pronta ai nastri di partenza (o – se preferite - alle fasce da squat).
So che è ben preparata e che non delude mai, per approccio e risultati. Il primo pr lo raggiunge allo squat con la terna di prove valide, rispettivamente, a 120, 125 e 127.5kg.. Segue la panca dove ottiene il personale con 67.5 tentando quei 70kg. sollevati in palestra ad un bw superiore ma non ancora in suo possesso a 51kg.
Da ultimo e anche per lei è lo stacco la prova del gran finale: con 140, 150 e 157.5kg conclusivi migliora ulteriormente il precedente pr del mese prima a Ferrara e consolida un argento di categoria con ben 20 chili di incremento sul totale delle alzate rispetto alla scorsa Coppa Italia.
La giornata delle signore non poteva che chiudersi con la signora delle signore: la Sara tonica - detta inspiegabilmente, per un mero scambio enigmistico di vocali,
“Donnasaradisera” -
vince l’endemica paura dello squat ottenendo il nulla osta in due prove a 135 e 140kg e rinunciando deliberatamente alla terza.
Piazza poi un nuovo triplice record italiano di panca (senior, master I e master II) a 100.5, che le consolida il primato nella prova di completo oltre che in quella di specialità. Infine fallisce - ne si può pretendere troppo - l’analogo tentativo di record nello stacco, a titolo italiano ormai conquistato.
Pure per lei, come per Franco, prestigiosa convocazione agli Europei master di PL nel prossimo mese di luglio.
Al termine della disquisizione filosofico agonistica
, se non vi appare elegante la scelta terminologica del titolo, poichè tardo medievale, possiamo pur sempre ricorrere alla più aulica espressione oraziana di "est modus in rebus", beninteso però dal significato similare e non fraintendendo sul fatto che esista sempre "un modo per risolvere i rebus"