La strada impervia oltre i 300![Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]Se la squadra femminile ben difficilmente tradisce le attese di podi, titoli e medaglie, quella maschile, pur se ancora lontana dal conquistare successi come equipe, regala tuttavia altrettante emozioni in record e risultati individuali oltre a tanta ghisa sul bilanciere.
Nonostante l'assenza di due forti deadlifters quali Dario e Francesco - il primo impossibilitato in quanto fuori sede per lavoro ed il secondo costretto ad un improvviso forfait pochi giorni prima della gara - tutti gli altri Tony's hanno dato battaglia da par loro portando a casa, come minimo, piazzamenti e personali.
Nel Campionato Classic ricordo tra gli altri il 5° posto di PowerNubret con il suo personale raw di 220kg. a 72bw ed i 232.5 falliti in terza prova e, soprattutto, l'inatteso 4° posto di Alessandro nella categoria -105kg. il quale, all'esordio assoluto su di una pedana di gara e dopo un inizio che avevamo forzatamente concordato prudente, ha brillantemente inanellato 3 prove valide con 215/230/240kg. con una sicurezza ed un'efficacia che denotavano un margine ben più ampio. In questo senso il ragazzo avrà modo di mostrare il proprio valore in occasione del Campionato Classic raw di powerlifting, che avrà luogo nel mese di giugno nei pressi di Parma.
Passando alla gara equipped sono da segnalare le belle prove di Wolf (6°posto) e Claudius, con i loro personali mentre l'attesa fremente si volgeva verso la categoria -105kg., dove annoveravamo iscritti ben 2 cavalli di razza: Maurizio alias Annibale Argano e Damiano aka Powerchef.
Il massiccio Annibale trovava nella medesima categoria di peso il suo rivale tra i master II che già lo aveva impegnato in Coppa Italia; dopo un inizio tranquillo a 255kg. contro i 260 dell'avversario, lo scontro si accendeva in seconda prova al limite del record italiano di fascia d'età nella categoria, fissato a 275kg.
Annibale staccava 275.5 superando di misura sia il vecchio record che il tentativo dell'avversario e stabiliva il nuovo primato italiano.
In terza prova entrambi i concorrenti provavano a buttarsi fuori gara per motivazioni opposte: il nostro difendeva il record appena stabilito cercando di impedire che gli venisse battuto dal rivale, questi difendeva il primo posto da master II in tabella che lo vedeva in testa, avendo sollevato mezzo chilo in meno ma pesandone anche 2 di meno.
Dopo il fallimento dell'alzata di quest'ultimo a 285kg. non avevamo chance per ulteriori rialzi, se non l'ebbrezza del tentativo a 290kg. con un record ormai acquisito ed un prestigioso 5° posto assoluto di categoria, dietro i 4 stacchisti oltre i 300kg.
, conquistato dal nostro condottiero cartaginese all'età di 56 anni.
Contemporanea alla sfida dell'Argano punico si giocava la competizione di Damiano e la sua sfida ben oltre i 300kg. ed il proprio primato personale.
Per motivi definibili di strategia
eravamo transitati dalla consueta categoria -93kg. a quella dei -105. L'avversario dello chef, in questo contesto, si chiamava Gabriele meglio noto come Yashiro su questo ed altri fora.
La gara era impegnativa ma prometteva contesa e scintille, laddove nei -93kg. non poteva ancora esserci storia contro lo stacco di Ghirardi.
Scegliamo un'entrata relativamente coperta a 295kg., inferiore sia ai 300kg. di Yashiro sia ai 305 di Arestia. Voleva essere un modo per conservarsi integri per il prosieguo ed infatti i pesi volano, come del resto al suo avversario principale, mentre il terzo si perde in chiusura.
La nostra idea era quella di compiere un bel salto al 2° round in maniera tale da farci trovare abbastanza avanti qualora le terze prove andassero fallite e, al tempo stesso, renderci conto di quale margine ci fosse.
Così, mentre Arestia ripete i 305kg., Yashiro passa a 310 e Damiano a 312.5kg. Tutti e tre i concorrenti superano la prova e Gabriele e Damiano lo fanno persino con brillantezza.
L'intento è chiaro per tutti, battere il record di categoria fissato a 320.5. Yashiro e Powerchef chiamano entrambi 321kg. mentre Arestia prudentemente si limita ai 315 kg. così da poter approfittare di un'eventuale debacle dei due ma rischiando il podio in caso di fallimento e qualora un atleta più leggero avesse raggiunto i suoi precedenti 305kg. (come poi difatti avverrà).
Gabriele però è più leggero di Damiano e non può permettersi di tentare la stessa misura, per cui alza a kg.321.5; chiedo a Damiano se vuol fare altrettanto e passare a 322kg. ma il ragazzo teme che una corsa al rialzo su misure finora mai tentate e superiori di diversi chili al proprio personale possa giocargli a sfavore e risucchiarlo al terzo posto ad un tetto inferiore ai propri limiti e già più volte raggiunto.
Non insisto perché capisco che al momento il suo interesse vero è valicare la quota dei 320 chili di stacco. Un rapido sguardo alle tabelle e mi rendo conto che si può avere la stessa spartizione salomonica ottenuta con Annibale, solo che a parti invertite; in quel caso abbiamo difeso il record lasciando all'avversario l'Assoluto master II, qui potremmo perdere il record pochi secondi dopo averlo battuto ma Damiano conquisterebbe il primo posto nell'Assoluto Senior.
Il succedersi delle prove è esaltante: Brunetti stacca 305kg. e raggiunge Arestia che fallisce i 315kg. scavalcandolo al terzo posto, Damiano stacca 321kg. con una tale sicurezza da farmi pentire di non aver insistito per rialzare, Gabriele è altrettanto superlativo nello staccare 321.5kg. e conquista il nuovo record italiano nella categ. -105kg.
Il dispiacere è tuttavia mitigato da una verifica incontrovertibile: lo chef pesa 4kg. in meno di Yashiro ed è il miglior atleta senior di tutta la manifestazione, l'unico a superare i 200 punti wilks di stacco dietro soltanto a Ghirardi e Agus, entrambi master e sale pertanto sul palco per ricevere uno dei premi riservati agli Assoluti dei Campionati Italiani.
Ai Campionati di gara completa, nel mese di aprile, torneremo nella categoria -93kg. che gli compete e, aldilà dei totali, in ottica deadlift potremmo alzare la mira, in quanto il ragazzo ha dimostrato di avere altri colpi in canna.
Insomma, a medio termine i 12 dischi rossi non sono più un miraggio.