- Tonymusante ha scritto:
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E' senza dubbio da condividere ed apprezzare il messaggio del Presidente FIPL per le belle parole spese per ciascuno degli atleti azzurri scesi in pedana ed in generale nei confronti dei risultati conseguiti e l’impegno profuso dalla spedizione italiana ad Orlando.
Aldilà poi della lucida analisi delle fasi di gara e dei momenti salienti del Campionato del Mondo svoltosi la scorsa settimana, particolarmente importante è il capitolo dedicato agli arbitri ed alla difesa del loro ruolo, della loro professionalità e disponibilità spesso purtroppo criticate o, peggio, denigrate da chi preferisce dedicarsi a polemiche pretestuose o a futili provocazioni piuttosto che all’attività sportiva vera e propria.
E’ positivo che la Federazione, per tramite dei suoi vertici, prenda posizione in tal senso al fine di sottolineare che è vicina a chi dedica parte del proprio tempo libero per consentire ad altri di gareggiare e divertirsi ed a tutto il movimento di svilupparsi ed organizzarsi.
Altrettanto importante inoltre sono i periodi finali del commento dedicati ai social media del web, ormai consideratati da molti terra di nessuno, ove in tanti si sentono liberi di offendere, diffamare ed insultare con precisi riferimenti nominativi talvolta diretti o comunque contestualizzati in situazioni ben determinate.
Nella maggioranza delle circostanze leggiamo nicknames di sconosciuti, gente anonima, senza storia e priva di competenze di settore, che riempie in questa maniera le proprie giornate oppure ragazzini sfaccendati, presuntuosi e irrispettosi o ancora followers di qualche capopopolo in cerca di notorietà.
In merito alle fattispecie descritte abbiamo ovviamente ben poco da intervenire ed in effetti altrettanto poco ci interessa. Altre volte però, per fortuna in limitati casi, si tratta di adulti tesserati alla nostra Federazione.
E’ dunque giusto il richiamo del Presidente a porre fine a tali deprecabili episodi ma è altrettanto chiaro - e lo sarà presumibilmente ancor più per quanto accadrà nei prossimi giorni – che la tacitazione non possa avvenire in modo superficiale ed omertoso, come magari auspicato e sollecitato da qualcuno a cui ciò converrebbe, perché questo significherebbe nascondere la testa nella sabbia in attesa dell’inevitabile ripetersi di eventi simili per assenza di regole.
E’ invece doveroso che siano poste delle basi, stabilite norme certe e individuate responsabilità precise, che servano da monito e deterrente verso coloro che in tali situazioni di esternazioni e commenti di bassa lega hanno purtroppo dimostrato di trovarsi spesso a loro agio.