A conclusione dell'evento che ci ha visti impegnati nello scorso week end, volevo svolgere qualche considerazione riassuntiva.
Innanzitutto quello che mi preme rimarcare è l'incremento del numero di atleti per un Campionato Assoluto. Avevamo già potuto sottolineare piacevolmente questo trend verso il PL targato FIPL nel corso di questi ultimi anni, eppure riveste un ben diverso valore se il dato si registra in occasione di una gara valida per l'assegnazione di un titolo sul "completo".
Si erano in effetti verificate presenze cospicue in occasione della Coppa Italia e del trofeo Bertoletti, quando era prevista la vecchia categoria esordienti nonchè la ripartizione per fasce d'età tra juniores, master etc., tuttora vigente; il fatto si era poi dilatato con l'introduzione delle categorie raw, che davano modo di esprimersi a neofiti ed amatori non equipaggiati i quali, viceversa, sarebbero rimasti ai margini di questo sport, perlomeno a livello di sigla federale; in seguito, avevamo avuto un picco fino a 150 iscritti nelle gare di single lift. Si comprende bene, però, come abbia ben altro significato sfiorare il tetto dei cento iscritti in un Campionato Italiano di PL, quando la ripartizione istituzionale per categorie di peso costringe tutti a misurarsi senza l'ausilio di tabelle ne divisioni in fasce d'età e, dunque, con la presenza dei più forti powerlifters italiani e dove, inoltre, le tre alzate obbligano ad un confronto duro e stressante di 2/3 ore - compresi warm up e cosiddetti momenti morti - su tutti i "three bigs"
e non soltanto nella specialità preferita.
Ritengo quindi che la crescita del movimento debba essere testata proprio nelle manifestazioni più ostiche e rappresentative, atteso che salire in pedana per la successione di 9 prove tra squat, bench e deadlift è ben diverso dall'affrontare una singola gara di stacco, di apprendimento più immediato e più intuitiva ricezione anche a livello regolamentare oppure di panca, specialità come noto diffusa e praticata, da sola e da molti, in condizioni di sufficiente confort nelle palestre.
Proprio il crescente interesse e l'entusiasmo che hanno condotto molti giovani e nuovi atleti sulle pedane della FIPL penso sia la garanzia per rosee prospettive di maturazione di tutto il Pl nazionale.
Non ho potuto assistere in toto all'intera manifestazione, poichè non ero presente durante la prima giornata e non mi è stato possibile soffermarmi per tutta la durata della terza, in ogni caso credo di essere riuscito ad apprezzare lo spettacolo tecnico e agonistico offerto nelle categorie a cui ho avuto modo di partecipare e lasciarmi coinvolgere come tecnico, arbitro e appassionato.
A livello femminile, solite inarrivabili prestazioni di Antonietta Orsini, rese ancor più strabilianti dall'averle stavolta realizzate nei limiti ristretti della nuova categoria -63kg. Da par loro si sono comunque comportate tutte le altre concorrenti, dalla Stucchi alla Salemme, dalla Rodina alla Locatelli, fino alla giovanissima Pineda.
In campo maschile, da sottolineare il ritorno ad altissimo standard di Simone Sanasi che, nel giro di un mese, realizza una doppietta tra i due Assoluti di stacco e di PL; poi la categoria monstre dei -93kg., dominata da Sanges, che definirei - forse - quella di maggior tasso tecnico medio tra i 17 concorrenti. Una categoria per la quale, nella scorsa edizione, si era raggiunto il podio con poco più di 600chili e che ha visto invece sabato ben 4 atleti sopra i 700 ed altri 3 a 660kg.
Dopo, nei -105kg. un'avvincente gara tra due grandi come "Cinghio"Crisafi e D'ovidio, risoltasi a favore del primo.
Infine, consentite a un romantico coach
di spendere due parole sui 3 atleti della propria Rappresentativa.
Damiano/Powerchef, 5° classificato nei -93kg., al suo secondo Campionato geared, migliorava di oltre 50 chili il proprio totale realizzando il PM di squat a 240kg. e tenendo costante con 280kg. il tetto di stacco già raggiunto a Ferrara (tentava pure i 290 in 3^ prova).
Roberta/Powerlilly, bronzo nei -52 con 51kg. di bw, portava anch'ella il personale di squat a 120 kg. (prima volta con un corpetto Centurion) e ritoccava ulteriormente il suo stacco a 147.5kg.
L'inossidabile
"Sara (..di sera" ), insieme al titolo italiano, stabiliva i nuovi primati italiani senior, master I e II di categoria, sia nella bench press (100kg.) che nel deadlift (182.5kg.), oltre al primato master II sul totale con kg. 417.5.
A suggello delle suddette prestazioni, posto un collage fotografico con una alzata scelta a simbolo per ciascuno dei Tony's
, corredato dalla splendida e suggestiva locandina di gara.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]GOODLIFT, auguri a tutti e arrivederci a giugno