IL FERRO di FERRARA 
Consapevole di annoverare all'interno un discreto nugolo di valenti deadlifters,
la compagine “tonica” aveva deciso, in occasione dell’apertura della stagione agonistica 2011, di puntare le proprie carte proprio su gli Assoluti di stacco, sacrificando in parte la preparazione per i successivi campionati di gara completa per i quali, fino a non molto tempo addietro, si nutrivano ancora dubbi circa la sede e la data e che potevano forse apparire sacrificati, perché collocati a stretto volgere di poche settimane.
Lo stacco - è noto - è movimento brutale e immediato che sembra rappresentare, con quella immagine di alzata dall’apparenza quasi istintiva, l’essenza stessa dell’idea di sollevamento nella sua accezione antigravitazionale più primitiva ed ancestrale.
Quest’anno la rituale
fiera del
ferro per atleti
ferrati nella tal
ferale disciplina era programmata in quel di
Ferrara dove,
afferrando tosti l’occasione, s’intendeva pervenire sin dal giorno
feriale del sabato (benché prefestivo) e tuttavia non per
ferrovia.
Farraginosi dunque negli anacoluti linguistici ma ben ferruginosi negli obiettivi atletici,
si parte da Roma in 7 Tony’s, tra cavalieri e madamigelle del ferro (ed altri 2 ne troveremo sul posto), in compagnia di un bilanciere olimpico, il cui destino ormai segnato è quello di entrare a far definitivamente parte del casato degli Estensi.
La location è, al solito, ottimale e non solo per la consueta organizzazione professionale e capillare della nostra Federazione, ma anche per gli indubbi meriti della locale squadra ospitante, capace di mostrare una logistica meticolosa in un Palazzetto ed in un Centro, che definire confortevoli è alla fine persino limitante.
Il mio plauso in questo vuole andare a tutti i ragazzi che hanno reso possibile l’accaduto e, in particolare, all’esemplare figura di Davide - il mitico Vieri di BBH
- già rodato ed esperto in altri contesti, che vedevo dovunque occorresse che fosse, capace di corredare alle indubbie capacità e professionalità un perenne ed affabile sorriso, che dedicava a chiunque gli rivolgesse la parola, facendolo sempre sentire gradito ospite anche allorquando la fatica e lo stress avrebbero potuto avere il sopravvento.
Detto ciò, per noi la gara si apre subito, nel primo pomeriggio, con la categoria -59kg. dove schieriamo
Stefano/Psico che, con i propri immutabili 53,5kg. di peso corporeo, mette subito a segno l’immancabile primo record di atleta.... più piumoso e vaporoso dell’intera manifestazione.
Stefano ha di recente cambiato tecnica di stacco, tornando al sumo, ora che le anche non sembrano creargli gli stessi fastidi del passato. Occorre tempo chiaramente per acquisire la giusta scioltezza con uno stile a lui senz’altro più consono ma che richiede maggior lavoro ed applicazione per acquisirne al meglio i giusti automatismi.
Entra senza problemi a 140kg., passa quindi a 150kg. eguagliando in seconda prova il personale della scorsa Coppa Italia; quindi tenta un 155kg. che ancora non gli appartiene ma chiude con un bel terzo posto, dietro due specialisti del calibro di Tarchi e Giumarra, regalando ai T-boys il primo podio della convention stacchistica.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]Non abbiamo atleti nella categ.-66kg. ma ne abbiamo invece 2 nella -74kg.
Alessio/IaioPl è al suo primo campionato di stacco ed al rientro dopo due anni e mezzo in una gara equipped, che non sia di panca. La progressione è lineare e senza sussulti o incertezze e nel finale ottiene un meritato primato personale, senz’altro prossimo ad essere ulteriormente battuto.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]All’esordio geared è invece
Imerio, il famoso
T-Doc del nostro team: trascorsa la recente Coppa Italia e dopo aver da poco valicato il limite d’ingresso per i master2, indossa per la prima volta un corpetto di specialità.
Sale facile fino a 182.5, poi un problema a noi noto lo costringe ad abbandonare l’impugnatura dei 190kg., proprio allorché la salita esplosiva era di fatto terminata.
Siamo certi peraltro che riusciremo a superare pure questo ostacolo, per puntare diretti ad uno standard collocato di poco oltre la....doppia “piotta”.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]Assisto ovviamente a tutta la gara di categoria ed ammiro le prestazioni dei bigs che si contendono il podio: Puddu, Boccioni, Morresi e Calandra. Mi piace però dedicare una menzione a parte per la prestazione di un giovane atleta che si allena proprio a Ferrara, Simone Carniel - che ha stabilito un record junior e personale – il quale, per tecnica e maturità di gara, ritengo possa essere considerato uno dei giovani più interessanti nel panorama del nostro PL.
Siamo giunti alla mattina della domenica ed il master Tony è comprensibilmente in fibrillazione atriale;
non solo in quanto la maggioranza dei nostri ragazzi è concentrata in quella giornata ma poiché è prossima all’inizio lo svolgimento della gara femminile, dove le due nostri rappresentanti hanno tutti i numeri per centrare un risultato all’altezza delle aspettative.
Nei -57kg. schieriamo
Roberta/Powerlilly che, con i suoi 52.2bw è la più leggera della propria categoria. L’entrata, al solito sufficientemente “coperta”, la vede valicare agevolmente i 130kg. che consideriamo una soglia sicurezza; la seconda prova è a 140kg., risultato da poco acquisito in palestra ma mai realizzato nè tentato prima d’ora in gara.
Oltrepassata anche questa meta, la scelta è a mio avviso obbligata: 145kg. e non oltre per assistere all’epilogo. Roberta li alza migliorando di 10kg. il precedente risultato equipped ed ottiene, a solo un anno e mezzo dall’esordio FIPL, il suo primo titolo italiano assoluto.
Il Tonyscrittore, preso da sacro furore, si esibisce anch’egli in uno stacco da terra ben più modesto, sollevando di peso l’incredula Lilly
e portandola a spasso per l’intero perimetro del backstage.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]Nel secondo gruppo femminile entra in pedana
Sara, ossia DonnaSaradisera che, benché di mattina,
non può in ogni caso tradire le attese: per qualche motivo scontato e qualcun altro un po’ meno e tuttora ufficioso.
L’inizio a 160 chili non presenta problemi, mentre la seconda prova a 170kg. costituisce già il raggiungimento dello standard per il nuovo record M2. Sulla terza prova, però, si concentrano in pochi secondi gli obiettivi di una preparazione: chiamiamo 180kg. che potrebbero rappresentare - ad un tempo - il nuovo PR (aveva 175kg.), un doppio record M2 e M1 e concrete chance di vittoria.
Sara è perfetta: chiude con 9 luci bianche ed il solito Tony, notando una porta di volley apparentemente triste e disoccupata in un angolo del palazzetto, si incarica con l’ausilio di Iaio d’issarsi la Sara alla maniera degli antichi “triunpha”,
per condurla fin dentro la porta a simboleggiare, con il gol, l’avvenuta doppietta rosa!.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]Nella gara dei -83kg. non abbiamo atleti e posso assistere in tranquillità ed attenzione ad alcune delle più belle alzate della giornata. Da rimarcare il rientro vincente di Simone Sanasi - con cui mi sono prontamente complimentato - grazie ad un 280kg. che non lascia affatto intendere un’assenza di due anni dalle pedane importanti; altrettanto meritevole di encomio la splendida prova del 2° cl.to Cosmai, capace di alzare 265kg. con bw medio e completamente raw.
Siamo invece alla categoria -93kg., dove gli atleti tonici sono addirittura 3.
Nel primo gruppo
Alberto/Johnnystorm64 raggiunge, con 3 prove belle e tecnicamente pulite, il proprio personale nel deadlift.
Nel secondo gruppo c’è il debutto in un Campionato di specialità di
Gabriele/Yashiro, anch’egli raw, che dopo la vittoria nelle categorie unequipped della scorsa Coppa Italia, prova a misurarsi con i migliori stacchisti della categoria.
Gabriele ha una genetica ed una predisposizione innata, che gli consentono di esordire con margini molto più alti della media e progredire rapidamente; parte con un 255kg. in prima prova, che costituisce un’alzata superiore al proprio precedente e recente max. di stacco.
Tuttavia, qualche errore di gestione gara e di scelte nelle alzate, dovuto esclusivamente ad inesperienza, gli pregiudicano un risultato ancora migliore di quello ottenuto, che resta ugualmente di alto livello e foriero di prospettive veramente rosee, se il ragazzo vorrà dedicarsi a tempo pieno al powerlifting.
L’ attesa fremente e snervante è però fatalmente tornata ad incombere tra i confini tonici, poiché deve entrare di scena
Damiano/Powerchef.
La sua proverbiale finta rilassatezza e studiata lentezza, volte soprattutto a nascondere l’ansia, questa volta non lo fanno stranamente giungere in ritardo al warm up.
Cionondimeno l’Organizzazione, ormai rassegnata quando trattasi delle competizioni di Damiano, sembra fare apposta a ritardare l’inizio gara di 15’, quasi a voler avallare il quarto d’ora dell’accademia della “grand cuisine”.
Sappiamo che i favoriti sono di assoluto valore e vanno dal veterano Sanges al giovane Vignale (probabilmente il più forte junior italiano del momento ed autentica promessa) nonché Silvas, solido specialista dello stacco dal rendimento sicuro e costante.
Damiano parte a 260kg., che sembra un'entrata un po’ troppo coperta; in realtà è un utile osservatorio per visionare le condizioni dell'intera griglia degli avversari e gestire la gara di conseguenza. La seconda prova a 275kg. è lo stesso senza incertezze, nonostante ci si trovi già a soli 2,5kg. da un recente massimale tirato al limite.
Ci sono due strade: tentare un possibile risultato pieno con un’alzata a rischio, che potrebbe d’altro canto costargli parecchio o provare in alternativa un primato personale credibile, ammucchiando altri chili nel fresco palmares. Da bravo chef sa che il piatto non va condito ne troppo ne troppo poco ed opta per 285kg., che salgono faticosi ma sicuri e gli regalano un bronzo oltre che un miglioramento di 7,5kg. dall’ultima gara di ottobre e di 15 chili dagli scorsi Assoluti di stacco.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link][Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]Tra tutti i tony’s manca ancora il gigante buono.
Jacopo/Hencas lo vedo teso perché, al solito, assistere i compagni di squadra lo stressa a livello nervoso, in attesa del momento topico della propria gara.
Alcuni possibili avversari annunciati nelle nominations non ci sono ma una medaglia sembra ancora una chimera, per cui l’obiettivo più realistico pare anche per lui soltanto il proprio record personale.
La prima prova a 270kg. sembra tecnicamente più fluida di altre volte. Gli domando cosa voglia fare e mi lascia libertà di opzione. Come sempre allora tengo un profilo basso, che ci consenta tuttavia una pronta virata in ultima prova.
Con 285 chili agguanta il proprio PR e inoltre, guardandosi attorno, scopre che i concomitanti risultati gli stanno aprendo la strada del suo primo podio in una gara ufficiale, per giunta un Campionato italiano FIPL .
In terza prova i 290 chili stentati ma efficaci sembrano salire ma, da ultimo, le mani cedono pagando pegno alla stanchezza.
Alla fine, nella gara ad eliminazione, è medaglia d’argento a completare la cinquina tonica. Il master Tony però, arguendo trattarsi di peso corporeo un tantino più rilevante di quello delle gentil donzelle, preferisce esser lui a saltare sulle spalle di Jacopone da Spoleto!
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]L’ultima gara è forse la più intrigante ed appassionante, quella dei 120kg., dove però non ho atleti in pedana.
E’ comunque semplicemente stupendo assistere alle alzate di Baldassarre e Russo, che vanno sopra i 350kg. (Baldassarre raw e Russo geared ma ben oltre i 50 anni) e, in genere, ad una sfida in cui occorrono 310kg. per agguantare un 5° posto!
Al termine della maratona di stacco la squadra è terza in classifica avulsa e quel che era nelle potenzialità da esprimere e scritto nel libro del fato si è ineluttabilmente compiuto.
Non resta che prepararsi ad un piovoso e notturno viaggio di ritorno come qualunque cavaliere d’altri tempi che, condotta a termine la propria missione, deve alfine tornare nell’amata patria, riposte lance e spade…..
….mmh lancia in resta o riposta l’alabarda…mah....come fare se il glorioso bilanciere Durlindana, fido compagno della trepida andata, or non c’è più al mio fianco?
Mi guardo intorno e comprendo non esservi altra soluzione in proposito:
l’unica è armarsi dell'impavido scudiero “Novellino”, giunto solerte ad assistere alla tenzone e riporlo in diagonale in macchina,
custodito così imbalsamato e intatto, nei secoli a venire, a mo’ di bilanciere ariete.
Oh, gran virtù de li stacchisti antiqui!
