tra i grandi esercizi multiarticolari le alzate di squat, panca e stacco sono quelle che coinvolgono le catene cinetiche più importanti e, nel loro insieme, le fasi di spinta e trazione della maggioranza dei muscoli del corpo.
Lo squat è il re degli esercizi per la parte inferiore del corpo: base per qualunque allenamento che riguardi la coscia nel suo insieme, gambe, glutei e lombari.
La bench press è l'esercizio di spinta per eccellenza che sintetizza in esso il lavoro di gran parte dei muscoli della parte superiore del corpo deputati a questo: pettorali, deltoidi nella porzione prevalentemente anteriore, tricipiti e intercostali, con intervento di trapezio e avambracci ed il lavoro di stabilizzazione degli antagonisti (schiena, parte superiore delle spalle ecc.).
Lo stacco è il principe della tirata, quindi in esso è racchiuso il lavoro di trazione dell'intera muscolatura del corpo: dai trapezi ai deltoidi posteriori, dal gran dorsale ai lombari ed ai paravertebrali, dai glutei alle cosce, per finire ai bicipiti ed agli avambracci; ognuno in misura diversa anche a seconda della tecnica adottata.
Conseguentemente "the three lifts" si completano vicendevolmente e rappresentano una delle massime espressioni del lavoro di forza massimale nella sinergia delle grandi catene cinetiche del lavoro muscolare del corpo umano.
La scelta degli esercizi, inoltre, distingue il powerlifting dal weigthlifting (sollevamento olimpico), dove vengono assunti ad emblema movimenti egualmenti ampi e completi ma fondati sulla forza esplosiva più che su quella massimale pura.
Infine squat, bench press e deadlift, in ottica agonistica e di prestazione di gara, sono movimenti la cui biomeccanica si presta favorevolmente al giudizio di un'esecuzione atletica competitiva rispetto ad altri esercizi multiarticolari: si pensi, ad esempio, se si dovesse giudicare la valdità di un movimento breve di rematore o l'affondo di un dip alle parallele oppure si pensi alle difficoltà ed alle pericolosità che presenterebbe una gara e conseguente valutazione sulla distensione lenta in piedi che - non a caso e soprattutto per tali motivi - è stata tolta dal programma olimpico a partire dai giochi di Monaco '72.
Detto tutto ciò
: ho volentieri fatto questo faticoso excursus per evitare che si pensasse che noi si voglia tirarci indietro nel fornire tutte le spiegazioni possibili e sperando, nel contempo, di aver soddisfatto parte delle tue curiosità.
Tuttavia capisci bene, come ti era già stato fatto notare, che non è possibile rispondere a domande così onnicomprensive in poche righe e affrontare discorsi così vasti sui massimi sistemi in un thread di presentazione o in una singola risposta ad un post.
Il forum è una comunità dove - come in altri posti - si entra, ci si ambienta, si conosce, si frequenta e si contribuisce imparando e fornendo a propria volta pareri.
Se avrai la pazienza di leggere i tanti articoli nelle varie sezioni, raccontando le tue personali esperienze e chiedendo consigli, caso per caso, vedrai che, nel tempo, troverai tu stesso risposte a molte domande che ora rivolgi e mano mano potrai affrontare argomenti sempre nuovi.
Il suggerimento è quello di aprire un diario con i tuoi allenamenti e le tue giornate, postare qualche video con le tue esecuzioni, leggere le sezioni tecniche postando domande al riguardo degli argomenti affrontati e aprendone di nuovi in base alle tue necessità. Vedrai che, così facendo, presto troverai e ti verranno date anche indicazioni su un programma da affrontare e su altre questioni che ti interessano prevalentemente.
Ciao e buona permanenza sul forum